Cosa dice il voto delle Europee in Puglia? Diamo uno sguardo a quello che avviene in ogni provincia. I pentastellati hanno il primato in tutte le province pugliesi tranne in quelle di Brindisi e Lecce, dove sono superati dalla Lega: il movimento di Di Maio conferma un radicamento a Taranto (26,88%) ma perde molti voti. I pentastellati calano nei Comuni dove ci sono due importanti vertenze: a Taranto dove c’è il caso Ilva e a Melendugno dove si dibatte sul gasdotto Tap.
In provincia di Lecce, dove i movimenti No Tap avevano preso le distanze dal ministro Barbara Lezzi e dal governo sul caso gasdotto Tap, il M5S ha ottenuto il 21,86%. A livello regionale i partiti del centrodestra insieme (Lega-Fi-Fdi) superano il 45%, mentre quelli di centrosinistra (Pd, +Europa, La Sinistra, Verdi) raccolgono più del 25%.
Dopo l’exploit delle politiche 2018, il M5S a Taranto perde circa 20 punti (anche se i collegi accorpavano anche altri comuni) ma resta comunque il primo partito, con il 26,8% (il 27,7% nel capoluogo). Il caso Ilva, con le promesse mancate sulla chiusura della fabbrica che avevano caratterizzato la campagna elettorale dello scorso anno, ha avuto un peso forse inferiore. A livello locale i Cinque Stelle, pur esprimendo 5 parlamentari e un’eurodeputata uscente, non hanno più rappresentanti in Consiglio comunale – dove non si è votato ieri – dopo che i due consiglieri eletti hanno lasciato il movimento: Francesco Nevoli, che fu candidato sindaco, si è anche dimesso dal Consiglio, sostituito da Rita Corvace passata al gruppo Misto, come l’altro consigliere, Massimo Battista). La Lega cresce nel Tarantino attestandosi al secondo posto alle europee con il 25,5% a Taranto e provincia (24,6% nel capoluogo). Terzo il Pd (15,5% in provincia, 17,4% a Taranto), poi Forza Italia (11,7% in provincia e 9,2% a Taranto), Fratelli d’Italia (9% in provincia, 6,6% a Taranto) ed Europa Verde (3% in provincia, 6,1% a Taranto). I votanti in città sono stati 65.030 pari al 39,87%)
Tracollo per i pentastellati a Melendugno dove approderà il gasdotto Tap, molto contestato a livello locale. La Lega nel piccolo centro della costa adriatica arriva al 26,27% ed è primo partito mentre il Movimento Cinque stelle si ferma al 22.32%. Non positivo il risultato del Pd bloccato al 14,29%. Alle politiche del 2018 i grillini avevano ottenuto nel collegio uninominale il 62,92% dei voti che quindi si sono ridotti di quasi due terzi. In entrambe le situazioni le decisioni del Movimento 5 Stelle al governo sono state contestate dalle istituzioni locali e soprattutto dagli ambientalisti in quanto sarebbero risultate in contraddizione con quanto affermato nella campagna elettorale del 2018 e con le dichiarazioni e le battaglie degli anni precedenti, quando, nel primo caso, avevano promesso la chiusura delle fonti inquinanti e la bonifica dell’area, se non addirittura la chiusura dell’azienda, e nel secondo caso il blocco dell’opera.