Per gli espianti di ulivi secondo la procedura anti-Xylella è “tutto da rifare, dopo mesi di attesa”. Così la Coldiretti Puglia protesta da giorni, puntando il dito contro la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi Lecce Taranto.
“La Sovrintendenza di Lecce – sottolinea il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele – sta inviando ai Comuni la comunicazione con cui archivia tutte le domande di espianto presentate con procedura semplificata, con la richiesta che vengano ripresentate con procedura ordinaria. Gli agricoltori, dopo aver aspettato mesi invano, si ritrovano a dover rifare tutto daccapo, perché la domanda di espianto degli ulivi è equiparata in buona sostanza a una pratica edilizia”. E questo – precisa Coldiretti Puglia – proprio “quando al Decreto Emergenze manca solo la firma del Presidente Mattarella e finalmente cadranno tutti i vincoli che impedivano agli agricoltori di espiantare e realizzare nuovi impianti di ulivi resistenti, tornando a lavorare e produrre”.