Come per tutti i 55 punti vendita in Italia, i lavoratori del Mercatone Uno a Bari questa mattina hanno trovato le saracinesche abbassate. I negozi sono chiusi dopo il decreto di fallimento della società, già in concordato preventivo. Nel capoluogo pugliese i lavoratori sono 250 in 6 negozi, tra gli store di Bari e Terlizzi con oltre 100 persone a rischio. Si attende l’incontro al ministero dello Sviluppo economico in programma il prossimo 30 maggio.
All’esterno della sede barese si è creato un sit-in spontaneo di lavoratori e sindacati: “Chiediamo l’intervento delle istituzioni nazionali e regionali, bisogna capire come supportare il reddito di 100 famiglie”, commenta Barbara Neglia, segretario Cgil Puglia.
“Il 30 maggio – dichiara Giuseppe Zimmari, segretario generale della UilTucs Puglia – l’incontro al Mise, inizialmente previsto per verificare le condizioni di continuità aziendale, dovrà necessariamente prevedere l’avvio di tutte le procedure atte a garantire la continuità occupazionale e reddituale di questi lavoratori.
Quanto accaduto è paradossale, dopo l’avviso pubblico di vendita della precedente amministrazione straordinaria ed il subentro di Shernon ad agosto 2018, si sono infatti subito ravvisati elementi di criticità gestionale ed assenza di capacità economica e finanziaria ai fini del rilancio delle attività”.