Per una placca per osteosintesi la Puglia spende 446 euro contro i 179 della media nazionale; per un chiodo ortopedico ne spende 380 contro i 205 a livello italiano; per un fissatore esterno 306 euro contro i 128 della media nazionale. Sui dispositivi medici la Puglia continua ancora a spendere troppo, lo dicono i dati dell’assessorato e i costi di acquisto maggiori hanno provocato un disavanzo da 140 milioni circa nel 2018.
I ritardi nell’avvio del sistema centralizzato delle gare d’appalto sta producendo questi effetti negativi, questo perché ogni Asl agisce autonomamente, applicando listini vecchi anche di cinque anni e ricorrendo ancora al metodo dell’infungibilità: cioè l’acquisto di una determinata protesi indicata dal medico stesso.
Nel 2018 sono stati spesi 470 milioni, il 2,3% in più rispetto all’anno precedente, mentre il tetto di spesa per i dispositivi non dovrebbe superare i 329 milioni di euro l’anno.