Dopo le tappe di Lecce, Ostuni e Gioia del Colle, alle 19 e 30 Salvini è salito sul palco in via Sparano a Bari.
“L’ affetto della Puglia mi riempie di gioia. Decaro ed Emiliano hanno fallito nel loro lavoro – ha detto Salvini – Se avessero amministrato bene Comune e Regione non ci sarebbero migliaia di persone qui per Salvini e per la Lega. Grazie per la speranza di cambiamento”.
Salvini ha presentato il suo programma per l’Europa. “Un’Europa che dobbiamo ribaltare, difendendo l’agricoltura pugliese, l’agricoltura italiana, difendendo olio, grano, latte. La direttiva sulle banche va cancellata. Anche a Bari ne sapete qualcosa: abbiamo bisogno di banchieri onesti, che rispettino i cittadini. Non può pagare il pensionato di Bari per gli errori di altri. Volevano svendere spiagge e mercati al miglior offerente. Stiamo smontando l’infame legge Fornero”.
Poi si rivolge a chi sta manifestando contro di lui (si sono create due manifestazioni, la prima quella del corteo e l’altra spontanea a ridosso della transenne): “Quei quattro dei centri sociali là in fondo – ha detto Salvini – a loro il concetto di lavoro non interessa. Di solito coloro che vanno in giro con striscioni “porti aperti”, sono figli di papà e non hanno problemi di conti corrente. Devo dire che ci sono striscioni divertenti, basta che non se la prendono con le persone per bene, con poliziotti, carabinieri, ognuno può dire quello che vuole”.
“La Sinistra ha perso a Bari come in tutta Italia perché non ha nulla da proporre per il futuro. In questa piazza non vedo razzisti o populisti ma italiani orgogliosi di essere italiani. E non penso che sia un reato e chi sceglie la Lega sulla scheda fa una scelta precisa, per le case popolari, per i contributi pubblici: se vince la Lega a Bari prima gli italiani e poi il resto del mondo”.
Sull’emigrazione ha aggiunto: “Qui non entra più nessuno se non ha il permesso di entrare. Non solo in Italia ma, se vinciamo, anche in Europa”, continua Salvini. “Cambiare si può – conclude – i sondaggi dicono che la Lega sarà primo partito in questo paese. I sondaggi dicono anche che metà di italiani se ne starà a casa. Chiedo a ciascuno di voi di scaldare teste e cuori domani, in negozio, in fabbrica, a scuola, in ospedale, il voto di ogni singola donna e uomo a Bari e in Puglia domenica può scrivere la storia del nostro paese”. E conclude: “Decaro è stato uno dei primi avversari del decreto sicurezza. Diceva diamo i documenti a tutti. No. Io dico: diamo i documenti agli italiani a Bari: non a tutti”.
Salvini ha ricordato che nel pomeriggio ha ricevuto in regalo da una 90enne di Gioia del Colle un crocifisso: “Se a qualcuno dà fastidio il Crocifisso, torni al Paese da dove è venuto. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia”.
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Questo pomeriggio a Salvini è stata indirizzata anche una busta con proiettili. Il plico è stato intercettato dal Centro di Smistamento Postale di Roma, in piazzale Ostiense, ed è stato sequestrato dagli artificieri della polizia di Stato. Il pacco ha insospettito gli investigatori per l’assenza dell’annullo postale e di un mittente. Nessun messaggio né sigle di rivendicazione. “Non mi fanno paura e non mi fermo”, ha detto ancora il ministro Salvini dal palco.
Domani Salvini visiterà a Bari il canile e presenterà la legge su chi maltratta gli animali.
(foto Daniele Leuzzi)