Bosch sta lavorando per supportare la parziale conversione del suo storico stabilimento di Bari, dove lavorano oggi 2.000 collaboratori, di cui 300 dedicati all’engineering, e limitare così quanto annunciato dall’AD di Bosch Italia Gerhard Dambach in tema di esuberi.
«Con un importante investimento abbiamo collocato a Bari la produzione della nuova pompa per motori diesel CP4 – ha detto ad ANSA Uwe Gackstatter, presidente di Powertrain Solutions Bosch a margine della conferenza annuale sui risultati 2018 – che affianca la CP1H. Questo elemento è indispensabile per raggiungere i limiti fissati dai prossimi step delle norme, cioè l’Euro 6d e l’Euro 6d Final».
Questa produzione non è però sufficiente a riportare lo stabilimento di Bari alla piena produttività perché, come ha precisato Gackstatter «la crisi del diesel nel modelli di segmento A e B ha ridotto pesantemente la richiesta della pompa CP1H. Abbiamo aggiunto a Bari anche la fabbricazione del Fuel Supply Modul, un componente per i sistemi benzina. Ma la novità decisiva – ha detto Gackstatter – “potrebbe essere l’arrivo di una linea per produrre elementi dei motori per e-Bike”, scelta che rientra nella strategia di insourcing (cioè di passaggio di processi produttivi oggi forniti da aziende esterne all’interno di unità Bosch). Una decisione che potrebbe limitare gli esuberi ai soli prepensionamenti.