L’Asl Bari è stata condannata dalla Corte di appello di Bari a risarcire di 4,6 milioni di euro un famiglia per un presunto errore durante un parto avvenuto 32 anni fa. La notizia è riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno.
La famiglia del bambino presentò la richiesta di danni nove anni dopo il parto avvenuto all’epoca nell’ospedale «Umberto I» di Altamura: i giudici di appello hanno riconosciuto la colpa medica sulla base della perizia effettuata in primo grado dal medico legale Biagio Solarino, secondo cui le gravi patologie del bambino (tetraparesi spastica, ritardo mentale medio e gravi disturbi neurologici del linguaggio) sarebbero riconducibili alla condotta dei medici dell’ostetricia del vecchio ospedale di Altamura, dove la madre fu ricoverata tra il 21 settembre e il 3 ottobre 1987.
Secondo la perizia, i medici «non provvidero tempestivamente ad effettuare un taglio cesareo (…), ritardando e complicando il travaglio dell’espletamento del parto con un tentativo di parto vaginale provocando uno stato di sofferenza fetale con ipossia perinatale». I giudici hanno dunque riconosciuto il risarcimento del danno al bambino, ora adulto.