La giustizia a Bari è in crisi. L’inagibilità del Tribunale penale di via Nazariantz, chiuso per il rischio crollo quasi un anno fa, ha provocato la frammentazione del sistema penale in otto sedi tra disagi e spazi inadeguati. “Un alveare dove ci si accontenta di uffici ridottissimi per offrire un servizio dignitoso della giustizia”, raccontano avvocati e giudici.
In attesa della visita a Bari del ministro Alfonso Bonafede, il prossimo 15 maggio, il presidente della Camera Penale Gaetano Sassanelli ha organizzato un tour in bus insieme ai sei candidati sindaco a meno di un mese delle elezioni comunali (26 maggio). Il sopralluogo ha interessato le sedi di via Brigata Regina, Tribunale minorile, ex sezione distaccata di Modugno, giudice di pace al quartiere San Paolo, aula bunker di Bitonto, carcere e via Dioguardi. Il nuovo protocollo prevede la realizzazione del nuovo polo della giustizia barese all’interno delle due caserme dismesse Milano e Capozzi in via Alberotanza.
“Mi interessa che i cittadini non perdano il loro tempo a trovare la strada giusta sul navigatore. Ringrazio il ministro Bonafede per l’impegno profuso”, ha commentato il sindaco uscente Antonio Decaro.
“E’ necessario ascoltare tutti gli operatori del diritto”, ha aggiunto Irma Melini, lista indipendente. “Vigilerò sui tempi di realizzazione dei nuovi palazzi giudiziari”, ha detto Elisabetta Pani (M5S).
“Vogliamo capire se è solo l’ennesimo pezzo di carta, con un occhio di riguardo per gli interessi del quartiere Libertà”, spiega nel video Pasquale Di Rella (centrodestra).
“Esprimo la solidarietà a tutti gli operatori”, aggiunge Sabino De Razza (Baricittàperta). “Qualsiasi problema si può risolvere, lo faremo collaborando reciprocamente”, conclude il candidato del partito dei pensionati, Francesco Corallo.