Riparare tre imbarcazioni utilizzate per il traffico di esseri umani dalla Turchia, insegnare le tecniche della navigazione a giovani in situazioni di precarietà e disagio socio-economico, realizzare programmi di avvicinamento alla letteratura del mare. Sono gli obiettivi del progetto “Bari social boat”, realizzato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari, dal centro giustizia minorile di Puglia e Basilicata al fianco dei tecnici dell’associazione Mar di Levante Srl.
Le attività, presentate questa mattina nel porto, inizieranno a maggio e si concluderanno a dicembre. Il progetto, ideato in rete con Bari Social Book nell’ambito del bando “Città che legge” 2018, prevede la realizzazione della prima “Biblioteca a vela sul mare” a bordo di una barca a vela confiscata alla mafia che sarà restaurata grazie a un progetto di formazione.
Inoltre, le barche a vela da crociera Capricorn e Kalimkè saranno il fulcro di un corso dedicato ai giovani per lavorare nel mondo della marineria: “E’ una grande opportunità – spiega nel video Andrea Lorusso, responsabile di Mar di Levante – offriremo competenze spendibili anche nell’economica turistica”.