Ennesima aggressione nel carcere di Bari. Ieri pomeriggio verso le 18 un detenuto di origini georgiane di circa 40 anni, appena giunto nel carcere di Bari proveniente da Foggia, ha dato un pugno ad un ispettore di polizia. Nella colluttazione che ne è seguita per bloccare il detenuto, sono rimasti coinvolti altri due agenti che subito dopo hanno dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso con prognosi di 25, 7 e 4 giorni.
Lo stesso detenuto avrebbe compiuto analogo gesto nel carcere di Foggia da dove proveniva, ove aveva colpito un altro poliziotto.La denuncia è del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria.
“Purtroppo questo ennesimo episodio di violenza la dice lunga sullo stato delle carceri pugliesi diventate ormai un contenitore di violenza e degrado – denuncia il segretario nazionale Federico Pilagatti – Ormai la prepotenza, l’arroganza, l’insofferenza dei detenuti al rispetto delle norme che regolano la vita all’interno delle carceri diventa sempre più evidente e preoccupante e nonostante ciò non si prendono provvedimenti. In Puglia i numeri delle carceri sono sconfortanti: 3600 detenuti con 2300 posti e con almeno 500 agenti diminuiti negli ultimi 15 anni. Il sindacato – conclude – chiede nuovamente che anche ai poliziotti penitenziari , così come alle forze dell’ordine, vengano date in dotazioni gli spray urticanti o i taser (le pistole elettriche)da utiizzare come deterrente, per potersi difendersi dalle aggressioni che ogni giorno che passa diventano sempre più numerose e violente”.