Il 2018 si caratterizza per la drastica diminuzione del numero di migranti giunti illegalmente sulle coste italiane. Dall’1 gennaio al 31 dicembre 2018, il numero dei migranti che ha attraversato il Mediterraneo centrale per giungere in Italia è pari a 23.3701, ovvero a -80,42%, rispetto all’analogo periodo del 2017. È quanto emerge dai dati relativi al 2018 diffusi in occasione del 167esimo anniversario della fondazione della Polizia.
L’Italia è stata interessata principalmente dai flussi provenienti da Libia (12.977) e Tunisia (5.607) diretti in Sicilia; da Turchia (2.448) e Grecia (1.320) diretti in via prioritaria verso Puglia e Calabria; nonché dall’Algeria (1.012) verso la Sardegna. Nel 2018 è proseguita l’azione di contrasto realizzata nei confronti delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti via mare: nelle ore immediatamente successive agli sbarchi, sono state arrestate 173 persone, tra scafisti, organizzatori e basisti e sequestrati 314 natanti (nel 2017 erano stati 311 gli arresti e 243 i sequestri).
Gli Uffici Immigrazione delle questure hanno complessivamente eseguito 17.906 rimpatri di cittadini stranieri e comunitari espulsi o allontanati dall’Italia. Di tali 17.906, in particolare, sono 7.015 gli stranieri espulsi (o respinti dai Questori) e i cittadini comunitari allontanati con esecuzione forzata. Tra di essi anche 23 stranieri espulsi per motivi di sicurezza dello Stato o poiché contigui a organizzazioni terroristiche (erano stati 33 nel 2017). Dei 7.015 rimpatriati, si è reso necessario scortarne fino ai rispettivi Paesi di destinazione 3.473 (circa il 49,5%), mediante l’impiego di personale specializzato della Polizia di Stato (1.340 con voli di linea o navi e 2.133 con voli charter).