Con il 38,2% (l’8,9% in meno rispetto alla sua elezione nel 2015) il governatore della Puglia, Michele Emiliano, si piazza al decimo posto della Governance Poll 2019, cioè la classifica sul gradimento degli amministratori stilata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, e pubblicata oggi dal quotidiano economico.
Nel 2015, quando fu eletto presidente della Regione Puglia con la coalizione di centrosinistra, Emiliano registrava il 47,1% di gradimento. Nel 2018 Emiliano non ha rinnovato la sua iscrizione al Pd per incompatibilità con il suo ruolo di magistrato in aspettativa.
“Sono soddisfatto del sondaggio perché se si votasse adesso, col 38,2 di percentuale probabilmente vinceremmo le elezioni – ha detto Emiliano – In un contesto elettorale tripolare dove il M5S e la destra hanno preso in Puglia solo un anno fa quasi l’80% dei voti è chiaro che era impossibile ottenere il 47% dei voti con i quali sono stato eletto nel 2015. Un’altra era politica, col Pd l’anno prima al 41% nelle elezioni europee.
La lettura del dato di Governance Poll va fatta in relazione a un trend nazionale che, come sottolinea il Sole24Ore, ha visto il centro sinistra scendere da 15 a 10 governatori in un anno e perdere più del 20% dalle europee 2014 alle politiche 2018.
In questa indagine il nostro gradimento è al 38,2%, superiore di ben 22 punti percentuale rispetto al 16,1% ottenuto dall’intero centrosinistra alle elezioni politiche 2018.
Ecco perché aver mantenuto un dato di consenso così elevato è un punto di partenza importante.
Si consideri anche che il raffronto di Governance Poll viene fatto rispetto alle elezioni regionali 2015, nelle quali il centrosinistra sfiorò il 50 per cento, come già detto, in un contesto totalmente diverso da quello attuale.
In un sistema pienamente tripolare una soglia come quella del 47% nel 2015 è praticamente irraggiungibile”.