A Bari per la cura del verde o la pulizia delle spiagge ci potranno essere anche i detenuti. Lo ha stabilito un protocollo di intesa, approvato in giunta, e che sarà firmato tra il Ministero della Giustizia, il Provveditorato regionale e il Comune di Bari.
Saranno quindi attivate forme di collaborazione finalizzate a sviluppare percorsi di reintegrazione sociale e lavorativa in favore di soggetti destinatari di condanna penale definitiva, attraverso piccoli interventi di:
manutenzione del verde;
di pulizia degli arenili;
interventi di manutenzione stradale che potrebbero riguardare il rifacimento della segnaletica orizzontale, la pulizia di caditoie, la sistemazione di sedi stradali a basso scorrimento.
Le attività saranno volontarie e gratuite, tenendo conto anche delle specifiche professionalità e attitudini lavorative. L’obiettivo è di “promuovere – si legge nel testo del protocollo – ogni iniziativa tesa allo sviluppo delle attività lavorative della popolazione detenuta, al fine di ridurre il rischio di recidiva e recuperare alla comunità i condannati, individuando – in sinergia con la Magistratura di Sorveglianza e con gli Enti territoriali – percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale in favore di soggetti in espiazione di pena, ponendo attenzione anche alla dimensione della riparazione del danno conseguente alla commissione del reato”.