Il Comune di Taranto ha inviato ad Arpa Puglia una ulteriore nota attraverso la quale sollecita risposte in merito ai controlli nei due plessi scolastici a ridosso dell’area delle collinette ecologiche dell’ex Ilva sequestrate dai carabinieri del Noe il 5 febbraio scorso in quanto trasformate in discariche di rifiuti industriali.
A scopo precauzionale, all’inizio di marzo il sindaco Rinaldo Melucci ha firmato un’ordinanza di chiusura temporanea di 30 giorni delle scuole Deledda e De Carolis in attesa di altri controlli di Arpa e Asl in merito ai rischi derivanti dalle esposizioni agli inquinanti stoccati nelle collinette. Il Comune «ribadisce – è detto in una nota a firma dell’assessore all’Ambiente Francesca Viggiano – tutte le richieste, cristallizzate anche nel verbale della riunione tenutasi in Prefettura lo scorso 6 marzo alla quale non sono seguiti fatti rilevanti da parte degli enti preposti. La nota è stata inviata anche alla Asl di Taranto alla quale è stato chiesto di formulare apposita valutazione dello stato di fatto e la opportunità di rimodulare l’ordinanza emessa lo scorso 2 marzo».
La richiesta «di accesso alla scuola Deledda formulata da Arpa lo scorso venerdì 22 marzo – sostiene Viggiano – ci costringe a supporre che, nonostante il monitoraggio continuo assicurato da Arpa, si sia ancora lontani dai risultati delle indagini ordinate proprio ad Arpa dal sindaco Melucci in data 2 marzo». Il Comune rassicura «le mamme degli alunni che frequentano la scuola primaria di secondo grado – prosegue l’assessore – che la richiesta di trasferimento presso una sede unica anche nel centro cittadino da loro formulata è stata sottoposta ai tecnici delle direzioni competenti che stanno effettuando le opportune verifiche. È stato convocato apposito tavolo tecnico con l’istituto scolastico e l’ufficio scolastico provinciale per concordare e pianificare il prosieguo della attività scolastiche qualora Arpa non dovesse rispettare il termine ordinato dal sindaco Melucci per lo svolgimento delle indagini richieste, in scadenza il prossimo 31 marzo».