È cominciato oggi dinanzi alla Corte di assise di appello di Bari il processo di secondo grado nei confronti del 50enne Roberto Perilli, l’agente immobiliare barese condannato un anno fa all’ergastolo per concorso nell’omicidio premeditato del collega 28enne Giuseppe Sciannimanico, ucciso il 26 ottobre 2015.
Perilli, assistito dagli avvocati Massimo Roberto Chiusolo e Rosita Petrelli, era in cella durante l’udienza. Assenti i familiari della vittima, costituti parte civile con gli avvocati Luca Colaiacomo, Francesco Paolo Ranieri e Nicola Quaranta. La Procura generale ha depositato documentazione che la difesa dell’imputato ha chiesto tempo per visionare. Il processo è stato quindi rinviato al prossimo 5 giugno per le discussioni di accusa e difesa e per le eventuali dichiarazioni spontanee dell’imputato, detenuto per il delitto dal novembre 2015.
Stando all’ipotesi accusatoria, Perilli ingaggiò il pregiudicato Luigi Di Gioia, promettendogli in cambio un compenso di 20 mila euro, per uccidere Sciannimanico, il quale stava per aprire una filiale Tecnocasa nel quartiere Japigia, non lontano dalla sua agenzia immobiliare. Questo avrebbe potuto compromettere i suoi affari e per questo Perilli avrebbe commissionato l’omicidio, tendendo una vera e propria trappola al collega, con un finto appuntamento per visionare una casa in vendita. Lì Di Gioia, già condannato in appello a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato (pende il processo in Cassazione), lo avrebbe ucciso con due colpi di pistola.