C’è anche un pezzo di Puglia nella missione Prisma, il satellite iperspettrale «più potente al mondo» lanciato nella notte tra il 21 e il 22 marzo dalla base di Kourou, nella Guyana francese (foto di repertorio).
Alla missione ha infatti contribuito anche l’azienda pugliese Planetek Italia, che – si legge in una nota – nella sede di Bari ha sviluppato alcune componenti di gestione ed elaborazione dei dati che saranno acquisiti dal sensore iperspettrale. Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia, sottolinea che «questa missione apre grandi prospettive per il futuro dello Spazio in Italia ed in Puglia, potenziando le capacità del Distretto Aerospaziale Pugliese.
Grazie alla disponibilità dei dati iperspettrali di Prisma, che contengono un enorme patrimonio informativo, si potranno creare nuove opportunità di ricerca e di sviluppo del comparto industriale pugliese, che in questi ultimi anni ha dimostrato una enorme capacità nello di sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni». «I dati iperspettrali – rileva – aprono nuovi scenari in numerosi ambiti applicativi, che vanno dallo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici a livello globale, allo sviluppo dell’agricoltura, allo studio dell’inquinamento del suolo e del mare ed in generale nello studio dei fenomeni complessi che prevedono la interazione tra atmosfera, biosfera e idrosfera». Planetek Italia è un’azienda del Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese (DTA) ed è anche impegnata nel progetto di sviluppo del Test-Range per droni dell’Aeroporto di Grottaglie e nel programma dell’ASI Cosmo-SkyMed Second Generation, che metterà in orbita la nuova costellazione italiana di satelliti SAR (Radar).