Meno commissioni consiliari che dovranno riunirsi non più di dieci volte al mese. La candidata sindaco per i Cinque Stelle, Elisabetta Pani, annuncia la prima modifica al regolamento che vorrà apportare in Consiglio Comunale.
“Nel programma del M5S per le prossime amministrative sono previste modifiche sostanziali al Regolamento del consiglio comunale e in particolare al Titolo II dall’ art.15 all’ art. 29”- afferma l Pani- le 11 Commissioni, 7 permanenti e 4 speciali, saranno ridotte a 9 di cui 7 permanenti e 2 speciali; ogni consigliere potrà far parte di massimo tre commissioni che si riuniranno non più di 10 volte al mese”. Massimo 90 riunioni mensili distribuite in dieci giornate complessive contro le più di 180 attuali. “In questo modo si risparmierà circa la metà dei rimborsi per i lavoratori dipendenti.”
Il portavoce al Comune Sabino Mangano aggiunge: “Quello degli sprechi in seno al Consiglio Comunale è un tema sollevato dal M5S già nel 2015. Quando si è votato per le modifiche ad alcuni articoli del regolamento siamo riusciti ad ottenere la pubblicazione dei verbali online e l’obbligo di presenza per almeno il 50 per cento della seduta di commissione per poter percepire il gettone di presenza. Con una amministrazione a 5 stelle, come già proposto durante questa consigliatura, innalzeremo a tre quarti della seduta la soglia minima per l’erogazione del gettone e la registrazione di tutti gli incontri consultabile in assoluta trasparenza dai cittadini”.
Aggiunge la candidata sindaca Pani: “Ordini del giorno chiari e circostanziati per ogni convocazione saranno un’altra modifica che il M5S apporterà al Regolamento del Consiglio Comunale nella direzione e del buon andamento della pubblica amministrazione. Posso già annunciare che, nel caso di elezione a sindaco, restituirò il 50 per cento del mio stipendio che verserò su apposito fondo; anche i consiglieri comunali potranno contribuire al conto versando liberamente parte delle somme percepite. Nelle prossime settimane valuterò insieme al mio gruppo l’entità dei tagli da applicare alle altre figure apicali nonché allo Staff del Sindaco. Quanto raccolto sarà utilizzato per progetti da scegliere annualmente in modo partecipato con i cittadini.”
E conclude: “Non è demagogia, non è populismo. È una risposta concreta ad un problema macroscopico evidenziato anche dal confronto con altre città italiane che, paradossalmente, risultano più efficienti con molte meno commissioni e sedute. Gli sprechi di una amministrazione sono un insulto ai propri cittadini e alle loro difficoltà quotidiane di sostentamento. Il Comune 2.0 sarà economico, efficiente, rispettoso dei baresi. Il cambiamento comincia anche da qui”.