Tutto è iniziato il 4 gennaio quando i carabinieri intimarono all’attività commerciale Martinucci di non servire cibi e bevande nel gazebo esterno. Da quel giorno si è aperto un nuovo caso Bari Vecchia: i gazebo sistemati in quella che viene definita la zona “marrone” dalla Sovrintendenza, ossia vincolata da norme molto più restrittive rispetto al resto del centro storico, devono essere rimossi. Un diktat che ha allarmato i commercianti soprattutto in vista della stagione estiva: senza tavolini gli affari calerebbero drasticamente. Tanto che per questo pomeriggio era stata convocata una conferenza stampa dai gestori dei locali poi annullata.
Il Comune ha infatti rassicurato i gestori sull’attuazione di un protocollo di intesa con la Sovrintendenza che permetterebbe ai locali in zone “marroni” come quella del Palazzo del Sedile di lavorare ugualmente anche all’esterno, ma in spazi ridotti e meno invasivi.
“Il sindaco – spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Carla Palone – ha incontrato il sovrintendente per definire un protocollo di intesa che sia un punto di incontro tra le varie esigenze. La Sovrintendenza si è mostrata molto disponibile. Sarà presentato la prossima settimana. L’obiettivo è di cautelare le bellezze architettoniche ma allo stesso tempo garantire comunque ai gestori di lavorare e di non essere penalizzati”.