La giustizia sportiva ha scelto il pugno duro nei confronti della Virtus Palese dopo l’aggressione di sabato scorso a Bari all’arbitro Tiziano Albore, al termine della partita con la Levante 2008, nell’ambito del campionato provinciale allievi U17. Il club è stato escluso dal campionato per un anno, un calciatore è stato squalificato fino al 31 marzo 2020 e altri due fino al 31 marzo del 2024 (sono tutti minorenni).
Il giudice sportivo ha comminato una inibizione fino al 31 dicembre 2024 al dirigente accompagnatore Francesco Scioscia, con proposta di radiazione per le frasi pronunciate contro l’arbitro durante la gara. Il provvedimento è stato emesso dal giudice sportivo della delegazione provinciale di Bari, Giovanni Vincenti, assistito dal rappresentante dell’Aia Domenico Cataldo, che ha anche stabilito che la Virtus dovrà anche pagare una ammenda di 1500 euro e ha l’obbligo di risarcire tutti i danni fisici e materiali subiti dall’arbitro Albore.
Secondo il giudice, uno dei calciatori «a fine gara correva verso il direttore di gara e lo colpiva al petto con forza, con le mani, facendolo indietreggiare di un paio di metri», un altro lo ha schiaffeggiato, mentre il terzo gli ha dato un pugno al volto. Gegè Gerson, ex giocatore del Bari e allenatore della Virtus Palese, in prima linea nel difendere l’arbitro mentre veniva aggredito, ha così commentato il provvedimento: “Una brutta storia. Meno male che ho avuto la lucidità di proteggere l’arbitro in quel frangente. La violenza non deve avere nulla a che spartire con il calcio giovanile”.