I venti non molleranno la presa anche nelle prossime ore. Ma serviranno per allontanare il maltempo in vista di un fine settimana soleggiato. Lo assicura il colonnello Vitantonio Laricchia, meteorologo.
Colonnello, la città di Bari e la Puglia sono ancora una volta interessate da venti da burrasca, nevicate e piogge. L’inverno sembra non voler andare via.
“Finalmente dopo più di tre anni circa stiamo avendo un bell’inverno, infatti a partire dal mese di gennaio abbiamo avuto nevicate e tanta pioggia che hanno fatto bene anche alla nostra disastrata agricoltura. Tutti fenomeni che sono arrivati nei periodi giusti. Si tratta di blocchi di aria ghiacciata artica che già per tre volte hanno interessato la Puglia in maniera ripetitiva. Tant’è che intorno alla metà di febbraio, a fine febbraio e in questi giorni si sono ripetute le stesse identiche condizioni meteorologiche. Condizioni che poi si sono risolte in pochi giorni. Grazie proprio ai venti prima di tramontana e poi di maestrale che hanno allontanato il corpo nuvoloso”.
Quali sono le previsioni per i prossimi giorni?
“Domani si registrerà una attenuazione delle condizioni meteorologiche ma si ripeterà poi la stessa situazione che si è verificata in queste ore: arriveranno ancora precipitazioni sparse, qualche spruzzata di neve e poi grazie ai venti forti tutto sarà spazzato e ci aspetta un fine settimana buono”.
Quindi non è ancora finita?
“Le raffiche della scorsa notte hanno toccato persino i 100 chilometri all’ora. Un fenomeno che si ripeterà ancora nelle prossime ore. Per poi terminare in tempo per il weekend. Domenica scorsa c’erano 23 gradi, in queste ore abbiamo invece avuto un abbattimento della temperature tra i 10 e i 12 gradi. Dal punto di vista climatologico si prevedono dalla prossima settimana condizioni all’insegna della primavera, ma l’inverno potrebbe ripresentarsi forse con l’ultimo suo colpo di coda”.
Colonnello, come si spiegano questi venti così forti e così frequenti ormai in Puglia?
“Eventi estremi come quelli avvenuti negli ultimi mesi si stanno verificando con più frequenza a causa dell’inquinamento ambientale e del riscaldamento atmosferico”.