Avanza inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese il contagio della Xyella che ha già provocato danni per 1,2 miliardi di euro con 21 milioni di piante infette.
È quanto emerge dal dossier «Coraggio Salento» elaborato da Coldiretti e Unaprol. Se non verrà fermata l’epidemia nei prossimi cinque anni – denuncia la Coldiretti – rischia di essere infettato l’intero Mezzogiorno d’Italia dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania al Molise. «Dall’autunno 2013, data della prima segnalazione di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo a Gallipoli – sottolinea Coldiretti – la malattia si estende senza che sia stata applicata una strategia efficace per fermare il contagio che dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’ambiente, l’economia e sull’occupazione».