Un senzatetto è disteso sul selciato. Il suo materasso è composto da cartoni e come cuscino usa un cumulo di vestiti usati. Tutt’intorno siringhe infette, deiezioni canine e umane, cattivi odori, rifiuti che nonostante il quotidiano intervento di pulizia dell’Amiu continuano ad accumularsi sotto i portici. Corso Italia si conferma la “casa” a cielo aperto per indigenti e tossicodipendenti, in particolare di sera quando nel buio è più facile nascondersi a poca distanza dalla strada.
“La situazione sta peggiorando – spiega un operatore Amiu – negli ultimi mesi c’è un notevole incremento del consumo di droga, troviamo decine di siringhe infette”. Ci sono anche alcuni residenti del quartiere Libertà e associazioni che hanno deciso di difendere il decoro urbano, rimuovendo in autonomia i segni del consumo d’eroina. La scorsa settimana i volontari dell’associazione Sass – Servizi ausiliari security & safety – hanno rimosso 35 siringhe in meno di un’ora che sono state consegnate al Policlinico per il corretto smaltimento.