Errare è umano, perseverare può diventare diabolico. Mister Cornacchini anche contro l’Acireale ha schierato una formazione quantomeno criticabile, almeno in determinate scelte. In difesa ha preferito ancora una volta optare per un solo terzino di ruolo, lasciando in panchina Aloisi per Bianchi. Il motivo è facile da intuire, Bianchi che nasce e cresce centrale, suppur adattabile a destra, garantisce maggiore copertura ma è molto ma molto meno propositivo. Risultato, nel primo tempo il Bari non è riuscito a mettere un cross degno di questo nome in area di rigore. Tanto che dopo circa 35 minuti lo stesso Cornacchini è tornato sui suoi passi, togliendo Bianchi e dando una chance ad Aloisi. Ancora una volta, come già accaduto in passato, il tecnico è stato molto prudente nelle scelte ma se in trasferta può essere compreso, in casa non se ne vede la ragione
Il Bari ha una rosa di gran lunga superiore alle sue avversarie, lo ammette lo stesso Cornacchini. Almeno al San Nicola non dovrebbe aver paura di schierare due terzini di spinta, non dovrebbe mai avere alcun timore reverenziale visti i calciatori a disposizione, a maggior ragione tra le mura amiche. Fosse anche solo per lanciare un messaggio agli avversari e allo stesso gruppo biancorosso: siamo superiori, non temiamo di sbilanciarci un po’ di più.
Seconda scelta a nostro avviso criticabile: Pozzebon ancora titolare. L’attaccante ex Catania nelle ultime uscite ha avuto le sue chance e non le ha sfruttate. Ok, un centravanti non si può giudicare solo dai gol (0), ma non le prestazioni di Pozzebon sono state comunque insufficienti. Perché lasciare ancora in panchina Simeri (non gli avrà certo fatto bene al morale), a segno nelle ultime gare, per dare spazio ad un calciatore che non sta per nulla brillando? Forse se lo sarà chiesto persino Cornacchini, visto che anche su Pozzebon si è dovuto ricredere, tanto da lasciarlo negli spogliatoi all’intervallo.
Risultato, il Bari ha regalato un tempo all’Acireale. Sarebbe, ovviamente, troppo semplice scaricare la colpa della brutta prestazione nei primi 45 minuti solo su Pozzebon e Bianchi, è stata tutta la squadra a giocare in maniera lenta, svogliata, quasi snervante. In tanti sono stati sotto la sufficienza, però Cornacchini ha i suoi demeriti nella prestazione opaca. Pozzebon e Bianchi sono la sintesi e l’emblema di scelte non azzeccate, per carità l’allenatore osserva per tutta la settimana gli allenamenti e sicuramente prendere le decisioni sulla base di quello che vede. Ma restano i punti interrogativi iniziali: perchè aver paura di schierare due terzini di ruolo e di spinta? Perchè puntare su un centravanti che non è propriamente in uno stato di grazia?
Domande che si pongono commentatori e tifosi. Cornacchini, nel dopo gara, ha risposto così: “Pozzebon veniva da due partite in cui aveva fatto bene, volevo dargli continuità. Faccio le scelte sulla base delle caratteristiche degli avversari e in base a quello che vedo in settimana”. Restano le perplessità.