“Infangato il nome di nostro figlio e disonorata la memoria di un defunto”. I genitori di Giacomo Buonamico, il 23enne operaio barese, ucciso il 5 giugno del 2010 da un colpo di arma da fuoco, sparato dal gestore della stazione servizio Tamoil di Palo del Colle, hanno annunciato la querela contro il ministro Matteo Salvini.
Al centro delle polemiche ci sono le dichiarazioni del leader della Lega durante il comizio di Bari, a sostegno della candidatura di Fabio Romito. Sul palco Salvini ha parlato in difesa del segretario dello stesso partito, Enrico Balducci, gestore dell’impianto carburanti all’epoca dei fatti. Forte la reazione dei genitori Onofrio Buonamico e Valerio Antonia che si dichiarano pronti a denunciarlo per avere infangato la memoria del figlio: “Non ne possiamo più di essere individuati come la famiglia del rapinatore e che si continui a parlare ignobilmente di nostro figlio”.