Un appello contro «le politiche e le scelte legislative sui respingimenti degli immigrati emerse in Italia negli ultimi anni» viene lanciato da un gruppo di giuristi baresi, con l’adesione di decine di costituzionalisti e docenti di altre università italiane.
L’appello ricorda che «la Costituzione italiana, nel riconoscere i diritti inviolabili delle persone, si conforma alle norme di diritto internazionale consuetudinario tra cui vi è il divieto di respingimento di una persona verso un Paese dove sussista un serio rischio di essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani o degradanti» e che la stessa Carta Costituzionale riconosce «il diritto di asilo a favore di coloro ai quali sia impedito nel loro paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche».
I giuristi esprimono perciò «viva preoccupazione nei confronti di prassi e orientamenti legislativi progressivamente emersi negli ultimi anni, i quali sono contrari ai valori costituzionali e allo stato di diritto; chiediamo con forza che si abbandonino siffatte prassi e orientamenti e si effettuino scelte legislative coerenti con i principi fondamentali della Costituzione italiana e con i diritti umani di ogni individuo, solennemente affermati dalla Dichiarazione universale del 1948 e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea».
Tra i firmatari, oltre 50 fino ad oggi, ci sono i presidenti emeriti della Corte Costituzionale Ugo De Siervo e Giuseppe Tesauro, i giuristi baresi Ugo Villani, Bruno Veneziani, Nicola Colaianni, Ennio Triggiani e Gianni Cellamare e decine di docenti delle Università di Roma, Modena, Foggia, Palermo, Milano, Napoli, Salerno, Pisa, Firenze, Teramo, Verona, Bologna, Siena, Messina