«La ferma presa di posizione di numerosi consiglieri regionali contro la cosiddetta autonomia differenziata, pretesa da alcune Regioni del Nord, rappresenta l’inizio di una mobilitazione che spero coinvolga tutte le forze presenti in Consiglio: è una battaglia necessaria per evitare l’ulteriore degrado sociale ed economico del nostro Mezzogiorno». Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, che ricorda di aver già avuto modo di denunciare – nel saluto al Congresso nazionale della Cgil, a Bari, il 22 gennaio – «i pericoli che comporta la cosiddetta autonomia rafforzata, in realtà una secessione mascherata, che rischia di accelerare il processo di disgregazione del nostro Paese».
Loizzo contesta che «un accordo siglato frettolosamente tra appena tre Regioni e un Governo, per giunta agli sgoccioli, possa essere spacciato come una svolta epocale, perché nonostante contenga alcune condivisibili opportunità, rischia invece di rivelarsi penalizzante per le Regioni meridionali, nella concitata fase politica che stiamo attraversando». Questo perché, continua il presidente dell’Assemblea legislativa pugliese, «alcune hanno deciso di declinarlo in chiave grettamente mercantilista, con una ossessione risarcitoria nei riguardi dello Stato e sostanzialmente contro il Mezzogiorno, che, nella migliore delle ipotesi finirà per cristallizzare gli attuali problemi, congelando le distanze tra Nord e Sud, per poi aggravarle definitivamente».
Per queste ragioni, Loizzo dichiara di condividere «l’iniziativa che i consiglieri hanno deciso di intraprendere su questa delicata problematica, con l’obiettivo di arginare un iter legislativo che può segnare la rottura dell’equilibrio socio economico del Paese e della stessa unità nazionale».