Quattro carcasse di tartarughe ritrovate nel giro di pochi giorni sul litorale a nord di Bari. Solo ieri due a San Girolamo, segnalate da Peppino Milella, presidente dell’associazione IX Maggio. Quello che prima poteva essere un caso isolato, adesso sta prendendo dei risvolti inquietanti. Tanto che gli ambientalisti, a cominciare dal Wwf, hanno deciso di rivolgersi alla Regione Puglia per chiedere al più presto un intervento.
“La Regione Puglia raccoglie e fa propria la denuncia che arriva da Pasquale Salvemini, responsabile del Centro recupero tartarughe marine Wwf Molfetta dopo il ritrovamento della quarta carcassa di tartaruga Caretta Caretta nel giro di poche settimane: tutti gli animali erano stati selvaggiamente decapitati – spiega l’assessore all’Ambiente Gianni Stea – ricordo che si tratta di una specie protetta e ad altissimo rischio di estinzione e che ci troviamo davanti a reati penali. Se corrispondono al vero le voci che si tratterebbe di riti messi in atto da pescatori e legati a insopportabili e arcaiche superstizioni sarebbe, se possibile, ancora più grave”.
Sui ritrovamenti sta indagando anche la magistratura. “Spero si possa fare luce sugli autori di questi barbari reati appellandomi anche alla stragrande maggioranza dei pescatori che affrontano il proprio mestiere con enorme spirito di sacrificio e con grande rispetto per l’ambiente marino, affinché collaborino con le autorità preposte. E annuncio che se il reato sarà accertato e i colpevoli individuati chiederò che la Regione possa costituirsi parte lesa”, conclude.