“Il trasferimento di funzioni non può e non deve essere un modo per sbilanciare l’erogazione di servizi essenziali a favore delle regioni più ricche. Guai alla creazione di un contesto in cui ci sono cittadini di serie A e di serie B espressamente vietato dalla Costituzione”. Lo dicono in una nota gli 8 consiglieri regionali del M5S Puglia.
“Ogni percorso di autonomia non può prescindere dalla prioritaria individuazione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) per garantire servizi essenziali in misura uguale a tutti i cittadini, in qualsiasi Regione vivano. Una volta individuati i Lep – si legge ancora nella nota dei consiglieri M5S Puglia- si può procedere a calcolare i fabbisogni standard sulla base delle oggettive esigenze di un territorio e di una popolazione, senza introdurre elementi in contrasto con la carta costituzionale, come l’attribuzione di maggiori fabbisogni dove c’è maggiore gettito fiscale. Altrimenti – proseguono – non si capisce perché non si proponga altresì di ‘regionalizzarè anche il debito pubblico italiano, facendolo pagare in proporzione alla ricchezza prodotta da ciascuna Regione e alla residenza territoriale dei possessori dei Titoli di Stato. Dal canto nostro auspichiamo che le decisioni sulle autonomie non siano prese da una Commissione paritetica Governo-Regioni interessate, dal momento che il provvedimento avrebbe effetti sull’intero Paese”.
“Ma – osservano – che sia il Parlamento a mantenere un ruolo centrale nella valutazione delle legge che recepisce le intese, con la possibilità di correggerle se necessario. È una questione seria – proseguono – che richiede riflessioni altrettanto serie e rimaniamo basiti dal governatore Emiliano che, anche in questo caso, ci ha capito poco e riesce a ridicolizzare tutto rimbalzando da una posizione all’altra nel giro di pochi giorni, riuscendo nell’ardua impresa di scatenare un dibattito con se stesso”.