Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a tre anni e otto mesi di reclusione un 49 anni originario di Bari, accusato di estorsione e truffa ai danni di una imprenditrice cinquantenne della media Valle da cui, secondo l’accusa, aveva ottenuto 110 mila euro dopo averla fatta innamorare.
A favore della donna, parte civile con l’avvocato Ascanio Donadio, il giudice ha disposto una provvisionale di risarcimento di 62 mila 500 euro. Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto una condanna a quattro anni. I fatti nel 2014, quando i due si erano conosciuti al bar del Casinò di Saint-Vincent. Carli (avvocato Federico Fornoni) secondo il pm si spacciava per imprenditore e «diceva di essere single, di non avere figli, e mentre lei si dissanguava dandogli oltre 100 mila euro la chiamava dicendo di aver bisogno di altro denaro perché aveva avuto un incidente». Condotte che «indicano il delitto di truffa e che poi travalicano in coercizione, aggressione verbale e fisica».