Si sono finti operatori della Sisal e hanno raggirato i titolari di due rivendite di tabacchi dell’hinterland di Cagliari, facendosi ricaricare account Paysafecard, Ticket Premium, Poste Italiane, Amazon e Lottomatica Servizi, per poi trasferire il denaro su canali che lo hanno trasformato in bitcoin.
Ammonta a 18mila euro il raggiro messo a segno ai danni di due tabaccai di Elmas e Quartu, ma gli agenti del Compartimento polizia postale della Sardegna, sono riusciti a individuare i truffatori. Denunciate per ricettazione cinque persone: un 22enne e un 52enne di Udine; un 36 enne di Cassano delle Murge (Bari), un 34enne di Bari e un giovane di 30 anni di Fiastra, in provincia di Macerata. Le indagini condotte dagli specialisti, coordinati dal dirigente Francesco Greco, sono scattate l’estate scorsa quando sono arrivate le denunce dei due titolari delle ricevitorie della Sisal. Le vittime hanno raccontato di essere stati contattati telefonicamente da presunti tecnici della Sisal, che prima hanno chiesto loro di spegnere i terminali per consentire l’aggiornamento di sistema, simulandone il malfunzionamento, poi hanno convinto i titolari a eseguire alcune ricariche dicendo loro che non sarebbero state contabilizzate.
Gli agenti della Polpost hanno seguito il movimento del denaro prima sugli account e poi verso il servizio che lo ha trasformato in valuta virtuale. In questo modo hanno rintracciato i cinque e per loro è scattata la denuncia.