Sarà “incappucciato” domani mattina, su disposizione della Procura di Bari, l’ulivo infetto da Xylella sottoposto a sequestro probatorio il 12 gennaio scorso nelle campagne di Monopoli (Bari) nell’ambito di una indagine, al momento a carico di ignoti, in cui si ipotizzano i reati di diffusione di malattia e diffusione di notizie false e tendenziose tali da poter turbare l’ordine pubblico.
Il sequestro si è reso necessario per eseguire accertamenti tecnici, autorizzando nel frattempo di coprire l’albero infetto, che si sarebbe dovuto eradicare il 14 gennaio. Gli agricoltori di Coldiretti, sotto la vigilanza dei carabinieri forestali di Monopoli, procederanno domani alle operazioni di incappucciamento. “In realtà l’ulivo infetto, essendo corpo del reato – spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – non va neppure sfiorato. Per cui sarà costruita una vera e propria struttura in tubi in acciaio che consentirà di posare la rete antinsetto ad una distanza di 50/70 centimetri dall’albero stesso”. “È indispensabile interrompere qualsiasi forma di contagio degli ulivi nell’area di Monopoli. La Xylella – ha concluso Muraglia – è certamente la peggior fitopatia che l’Italia potesse conoscere, che cammina ad una velocità impressionante, considerato che in 5 anni il danno ha superato 1,2 miliardi di euro”.