“Il reddito di cittadinanza, che serve alle famiglie in difficoltà, è uno strumento che condividiamo”. E’ il commento di Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, che nella giornata di ieri ha incontrato il ministro al Lavoro, Luigi Di Maio. Al centro del confronto c’è la richiesta di maggiore sostegno ai progetti di pubblica utilità e più risorse ai Comuni, attraverso un decreto ministeriale.
“Abbiamo incontrato Di Maio e abbiamo avuto risposte positive – continua Decaro -. Indipendentemente da come ognuno di noi la pensi sull’allocazione delle risorse nella legge di bilancio, condividiamo la misura sociale. Abbiamo rappresentato alcuni problemi nell’attuazione, ad esempio relativi alle verifiche anagrafiche che gravano sui Comuni, e ai costi da sostenere per i progetti di pubblica utilità da garantire ai beneficiari del reddito”.
Le criticità sono legate alle risorse economiche e umane necessarie: “Il problema della carenza del personale è aggravato anche dall’esodo reso possibile da quota 100 visto che le stime parlano di 50mila dipendenti pronti ad andare in pensione e che, in base alle norme attuali, non possono essere sostituiti nell’anno dell’uscita”.
Secondo tema, la possibilità di rivedere le norme per l’assunzione post ‘quota 100’ nell’anno di uscita dei dipendenti comunali: “Alcune delle richieste di Anci, saranno accolte in un decreto ministeriale, altre saranno affrontate nella conferenza unificata, luogo abituale di confronto tra autonomie locali e governo. Quanto alle risorse necessarie per l’attuazione dei programmi di pubblica utilità, i Comuni hanno avuto rassicurazioni sul fatto che sarà mantenuta una quota di servizio pari a oltre 300 milioni, già prevista dal Rei, e ampliata dal 2020 con risorse tra i 120 e i 130 milioni di euro”.