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E’ il teatro all’italiana più piccolo di Europa e si trova a Noicattaro

Pubblicato da: redazione | Ven, 8 Febbraio 2019 - 16:22

Un ex frantoio ipogeo del 1800 trasformato nel teatro all’italiana più piccolo d’Europa: è la magia del ‘Teatro Cittadino’ di Noicàttaro che verrà presentato domenica 10 febbraio alle 11:30 nel padiglione 3 della Regione Puglia, nel corso della prossima edizione della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Milano dal 10 al 12 febbraio. Presenti, il sindaco, Raimondo Innamorato, e gli assessori allo sviluppo territoriale, Germana Pignatelli e Vito Angelo Santamaria.

Il ‘Teatro Cittadino è da considerarsi un gioiellino dal punto di vista storico e architettonico: il piccolo politeama fu infatti realizzato a inizio ‘800 in un ex trappeto ipogeo, perfettamente conservato nei suoi due ordini lignei e negli affreschi che raccontano l’intenso e lunghissimo legame con la cittadina nojana. L’opera segnò il riscatto e la voglia di rinascita della comunità dopo l’ultima peste che colpì l’Europa nel 1815-16, puntando sul sogno collettivo di impregnarsi del Bello. Dopo un lungo e delicatissimo intervento di restauro, che ha portato alla luce anche un’antica cisterna nell’atrio destinato alle funzioni di servizio, la struttura entro l’anno verrà restituita alla città in tutto il suo splendore. Diverrà uno spazio dedicato ad accogliere eventi di carattere artistico e culturale.

Nel corso degli ultimi due secoli il teatro è stato contenitore culturale per rappresentazioni teatrali di compagnie d’arte itineranti che animavano i centri minori del sud Italia, quindi luogo per attività di emancipazione sociale e culturale con le manifestazioni sindacali di fine ‘800, successivamente cinematografo alla fine della Grande Guerra, poi luogo per le proiezioni della propaganda fascista. Subito dopo la 2^ Guerra Mondiale fu rifugio per famiglie di sfollati. Negli anni ’70 venne poi utilizzato come sede per le prove della banda cittadina, ed infine ridotto a deposito di segnali stradali. Nello stesso periodo, dopo alcuni tentativi di giovani appassionati che proponevano una nuova vita al teatro, per decenni è rimasto chiuso. L’ingresso fu poi murato con dei tufi. Nel 2005 la svolta grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale che rimosse i mattoni ‘restituendo la luce’ al teatro. Adottato nel 2010 dal FAI, nel 2016 è stato successivamente oggetto di opere di restauro e rifunzionalizzazione i cui lavori, cominciati nel 2017, termineranno entro il 2019.

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