Un accordo per educare i ragazzi ad un uso consapevole di internet, contro cyberbullismo e il rischio di adescamenti online, è l’obiettivo di “Teen explorer”, il programma frutto di un accordo tra Regione Puglia, Ufficio scolastico regionale e Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, giunto alla sesta edizione.
Il rinnovo della convenzione è avvenuto formalmente questa mattina con le firme del presidente della Regione, Michele Emiliano, della direttrice dell’USR, Anna Cammalleri e del dg del Policlinico/Giovanni XXIII, Giovanni Migliore. L’occasione è stata la manifestazione “Safer Internet day” sull’uso responsabile dei media nel liceo scientifico Salvemini di Bari, durante la quale ai videoracconti e alle esibizioni corali, si sono alternate testimonianze dirette e interventi istituzionali e di esperti. Lo slogan dell’evento è «un click in meno, un pensiero in più», perché «come nella vita reale anche nel web bisogna essere prudenti».
«Questo accordo per proteggere i nostri ragazzi dalle insidie del web, costituisce per un verso un atto di difesa, – ha detto il presidente Emiliano – ma può essere anche un atto di attacco, nel senso che in questa maniera noi possiamo trasmettere o scambiare idee ed esperienze con i ragazzi per gestire la loro presenza sul web. Bisogna attrezzarli, un pò come una volta gli insegnavamo a prendere l’autobus e ad attraversare sulle strisce, a fare attenzione ai malintenzionati. Adesso i malintenzionati non sono più solo per strada, il rischio non è più solo quello di essere investito o di mettere un piede in fallo, il rischio è di essere adescati attraverso uno smartphone mentre tua madre è lì che stira e tu stai giocando con il telefono e nessuno può accorgersi di quello che sta accadendo».
«Quindi – ha concluso – bisogna metterli nelle condizioni di capire in che tipo di giungla sono entrati. E inutile dire che Internet non è solo una giungla, è anche una cosa straordinariamente bella che trasmette sensazioni, consente creatività, quindi bisogna anche difendere questo luogo, un pò come abbiamo difeso le nostre città. Non farli uscire di casa o non consentirgli l’accesso a Internet è un taglio delle opportunità».