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Bari, striscione degli studenti al Giulio Cesare dopo il crollo di pezzi di cartongesso: “Sicurezza un optional”

Pubblicato da: redazione | Mer, 6 Febbraio 2019 - 08:47

“Oggi il cartongesso, domani il tetto?” questo è il testo dello striscione affisso fuori la sede centrale dell’Istituto Giulio Cesare dove si è verificato l’ennesimo crollo durante il regolare orario di svolgimento delle attività didattiche.

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“Da anni e anni parliamo di sicurezza scolastica – inizia così la nota del Blocco Studentesco – e della revisione completa degli istituti della provincia, dopo anche le azioni allo Scacchi e Panetti ci ritroviamo ad essere presenti anche al Giulio Cesare. In quest’ultimo istituto, sotto gli occhi di tutti, da anni a questa parte la sicurezza è un optional, ma qualcuno ancora sostiene il contrario, e la scorsa mattina ne abbiamo avuto la conferma. Vista la gravità dell’incidente con il crollo del controsoffitto al primo piano, durante lo svolgimento di una regolare lezione”.

“Con quale incoscienza si dichiara che l’istituto è sicuro, se dopo i controlli “effettuati” il soffitto crolla – continua la nota – fortunatamente non c’erano studenti in quel momento altrimenti si sarebbe parlato di tragedia. Oltretutto continuando a mettere a repentaglio la vita degli studenti, ai quali è stato imposto di continuare le lezioni fini al regolare svolgimento anziché chiamare da subito gli addetti ai lavori”.

“L’inefficienza delle istituzioni da diversi anni a questa parte ha portato a questo. In un’area metropolitana -conclude nota dei ragazzi del Blocco Studentesco – in cui sono all’ordine del giorno casi di disagi legati alle strutture scolastiche, la Città Metropolitana dovrebbe creare delle commissioni edilizie interne ad ogni istituto formate da studenti, docenti e genitori eletti annualmente, che devono interagire direttamente con la Regione, che si dovrà prendere carico di provvedere alle problematiche di ogni singolo istituto. Non possiamo più permettere che nel 2019 accadano queste cose, daremo battaglia a dirigenza e istituzioni di competenza affinché non si verifichino situazioni simili”.

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