«Dal primo monitoraggio quindicinale che la Regione sta svolgendo presso le Asl per l’avanzamento delle procedure di istruttoria amministrativa e di valutazione sanitaria delle domande di assegno di cura, emerge un quadro assai positivo, rispetto alla mole di domande che è stata presentata alla scadenza del 22 novembre scorso e rispetto al fatto che per la seconda annualità i termini per le presentazioni delle domande sono stati posticipati rispetto allo scorso».
Lo afferma in una nota l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggeri. «Nei primi venti giorni di lavorazione – è detto ancora – le Asl pugliesi (al netto della Asl Bari di cui non abbiamo ancora i dati di monitoraggio) hanno già istruito e lavorato oltre 2.300 domande, cioè il 17,4% del totale delle domande pervenute per le ASL BR, LE, BT, FG e TA. E su queste sono già stati individuati i primi 400 beneficiari che per la quasi totalità sono pazienti non autosufficienti gravissimi che già usufruiscono di prestazioni domiciliari sanitarie di elevata complessità. In particolare sono 34 nella ASL BT, 83 nella ASL BR, 71 della ASL FG, 141 nella ASL LE e 75 nella ASL TA i beneficiari».
«È particolarmente importante – afferma Ruggeri – che quest’anno le Asl abbiano proceduto più speditamente e condividendo appieno la medesima tensione della struttura regionale per il raggiungimento di un obiettivo che è doveroso nei confronti di pazienti e di famiglie che hanno oggettivamente bisogni assistenziali elevatissimi. Ovviamente il lavoro è partito bene e deve procedere meglio, quindi ci auguriamo che nel corso del mese di febbraio già la gran parte dei beneficiari sia ammessa e riceva le risorse arretrate spettanti». «Si attendono ancora – conclude la nota – i dati dalla Asl Bari, che peraltro è quella che ha ricevuto oltre 4200 domande e che vedrà alcuni distretti in particolare con una elevata mole di domande da esaminare».