Il Cara di Bari potrebbe essere chiuso su decisione del ministero dell’Interno: è questa la voce che sta sempre più prendendo piega in città, anche se ancora non arriva conferma da Roma. Nel centro di accoglienza lavorano 96 persone, la struttura accoglie sino a mille immigrati anche se attualmente sono circa 400.
Quale sarà il destino di queste persone se il Cara chiude davvero come è successo al centro di Roma? E’ la domanda che si pongono in molti.
“Se le voci che circolano in questi giorni trovassero conferma, il Cara di Bari-Palese potrebbe chiudere nei prossimi mesi”, afferma il presidente del gruppo consiliare di LeU/I Progressisti alla Regione Puglia, Ernesto Abaterusso, commentando le voci su una prossima chiusura del Centro di accoglienza per richiedenti asilo. “Lasciare per strada i 350 migranti ospitati oggi nel centro di accoglienza, la cui unica colpa è quella di non essere più ritenuti in diritto di accoglienza, e i 96 lavoratori – denuncia – è la dimostrazione di quanto questo governo operi calpestando i più elementari diritti umani. Il Cara di Bari, così come gran parte di quelli presenti nel nostro paese, sono un esempio di integrazione e di accoglienza che andrebbero salvaguardati e valorizzati perché nati e portati avanti in sintonia con lo spirito che da sempre contraddistingue l’Italia e la Puglia”.
“Mortificarli e cancellarli, come sta avvenendo oggi per effetto del Decreto Salvini, è una sfida al buon senso – conclude – e non si può in nessun modo accettare che il Governo affronti il problema dell’immigrazione con mosse di pura propaganda dal sapore disumano oltre che razzista. Il governo allora spieghi che progetti ha per il Cara di Bari e quale sarà il destino degli uomini, delle donne e dei bambini che intende lasciare per strada. Sia chiaro: non farlo sarebbe non solo un segnale di debolezza, ma anche di insipienza politica”-