Un bar in via Calefati, due appartamenti in via Dante e 10 conti corrente. E’ il sequestro preventivo di beni, per un valore di circa 3 milioni di euro da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari nei confronti di Bernardo Di Mario, 50enne, pregiudicato del luogo, già sottoposto alla Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale e condannato in via definitiva per associazione finalizzata al contrabbando.
Il provvedimento, scaturito dalla piena condivisione della Procura della Repubblica di Bari sulle risultanze di un’attività d’indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, ha consentito di evidenziare come il patrimonio del proposto e dei suoi congiunti sia la risultante di un sistematico reinvestimento di capitali di illecita provenienza.
Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Bari, concordando pienamente con dette risultanze, ha disposto così un Decreto di Sequestro Preventivo dei seguenti beni: “Caffetteria del Marchese”, con sede in Bari, via Calefati n. 147; 10 conti correnti attivi presso 5 Istituti di Credito; 1 lussuoso appartamento con box sito in Bari via Vincenzo Corrado 12/14; 1 appartamento sito nel centro di Bari in via Dante n. 312.
La complessa attività investigativa ha richiesto l’analisi e la ricostruzione dei flussi di denaro e delle attività economico-finanziarie generate da Di Mario e dell’intero suo nucleo familiare per un trentennio, precisamente dal 1990 al 2017, al termine della quale è stata acclarata, in modo inconfutabile, l’illecita genesi del patrimonio del proposto e dei suoi congiunti. In questo trentennio ha dichiarato al fisco un reddito medio annuo di soli 2.000 euro.