Banca Popolare di Bari annuncia «il rafforzamento dei coefficienti patrimoniali, da realizzare entro giugno 2019 attraverso adeguate iniziative di capital relief, anche mediante l’emissione di strumenti finanziari destinati ad investitori qualificati». È quanto prevede il primo punto del piano industriale 2019-2023 approvato dal cda odierno. Banca Popolare di Bari prevede «il riassetto societario con approdo alla banca SpA, anche attraverso l’ingresso di nuovi soci».
È quanto prevede il secondo punto, dopo il rafforzamento patrimoniale, del piano 2019-2023 approvato dal cda odierno. «Nel contempo» scrive l’istituto barese è previsto «lo sviluppo dell’attuale banca cooperativa, partecipe del consolidamento del sistema delle popolari attraverso la »banca della comunità«, finalizzata a rafforzare la capacità produttiva e competitiva degli aderenti e a preservare le specificità delle attuali realtà cooperative».
Il piano della Popolare di Bari prevede poi «la reingegnerizzazione del business, orientata al consolidamento della vocazione territoriale ed al recupero di redditività, puntando sulla qualificazione del servizio alle PMI e alle famiglie, nonché sulla valorizzazione delle potenzialità di filiere e distretti industriali». Inoltre «lo sviluppo del canale digitale, fattore fondamentale per supportare e accrescere la base di clientela e, per altro verso, orientare il business verso nuovi modelli centrati sull’adozione di tecnologie innovative». Per i crediti deteriorati (npl), l’istituto conta di «migliorare gli indicatori di qualità creditizia, traguardando le best practice di sistema, attraverso la messa a regime delle efficaci politiche di derisking realizzate tra il 2014 e il 2018». Per l’attuazione del Piano sono previsti il riposizionamento delle strutture della Direzione Generale, l’attivazione di cantieri progettuali – già definiti e presidiati da uno steering committee – ed il rafforzamento del basket delle competenze.