Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha inviato una nota ufficiale al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per offrire la disponibilità dell’amministrazione comunale ad avviare un confronto sui prossimi passi da compiere per la realizzazione della sede unica per il Polo della giustizia barese.
“A tutt’oggi, nonostante la nuova allocazione del Tribunale penale nel palazzo della ex Telecom, l’emergenza non può essere considerata conclusa – scrive Decaro al ministro -. L’attività giudiziaria viene infatti svolta in 8 edifici diversi, ubicati in luoghi distanti tra loro, all’interno di immobili assolutamente inadeguati tanto per condizioni strutturali quanto per questioni di sicurezza. A tal proposito, mi permetto di richiamare la Sua attenzione sul protocollo d’intesa, sottoscritto il 25 gennaio dello scorso anno, tra il Ministero di Giustizia, l’Agenzia del Demanio, la Città metropolitana di Bari, il Comune di Bari e il Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche, la Corte d’Appello di Bari e la Procura generale della Repubblica, che sanciva l’avvio del percorso utile alle realizzazione del Polo della Giustizia sulle aree di due caserme dismesse. Questa ipotesi consentirebbe non solo di sottrarre la questione a possibili tentazioni di speculazioni edilizie – continua – dannose per il territorio e per l’erario pubblico, che di volta in volta si affacciano, ma anche, e soprattutto, di realizzare una sede unica all’interno del perimetro cittadino, già edificato e urbanizzato, e quindi in posizione centrale rispetto alle dinamiche e ai flussi urbani, come meriterebbe la stessa centralità della funzione giudiziaria.
“Una città metropolitana come Bari, per dimensioni demografiche e per importanza sociale ed economica, ha diritto di avere sul proprio territorio uffici giudiziari funzionali, adeguati e decorosi”, conclude.