Se si ha la pressione alta o in generale problemi cardiaci, i farmaci da banco contro il raffreddore vanno presi con estrema cautela perché potrebbero peggiorare la situazione. Lo ricorda la American Heart Association con un post sul proprio sito, secondo cui per chi ha qualche fattore di rischio cardiovascolare la probabilità di un infarto è tripla se si prende un antinfiammatorio.Oltre agli antinfiammatori non steroidei, categoria di cui fanno parte ad esempio l’acido acetilsalicilico o l’ibuprofene, anche i decongestionanti orali come quelli a base di pseudoefedrina andrebbero evitati, spiegano gli esperti americani. “I decongestionanti fanno restringere i vasi sanguigni – spiega Erin Michos del Johns Hopkins Ciccarone Center for the Prevention of Heart Disease-. Questo diminuisce i fluidi presenti nei seni nasali. Ma se si ha la pressione alta o un problema al cuore l’ultima cosa che serve è costringere i vasi sanguigni, questo può peggiorare la condizione”.
Per quanto riguarda i decongestionanti le linee guida consigliano di sostituirli con la soluzione salina o con antistaminici. Gli antinfiammatori andrebbero evitati, e al loro posto andrebbero usati quelli topici o il paracetamolo. (ANSA).