Parallelamente a quanto sta accadendo a livello nazionale, anche in Puglia il mercato immobiliare viaggia su due differenti velocità: secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it) sul settore residenziale il 2018 si è concluso con i valori delle abitazioni in vendita in regione in calo del 2% e, di contro, con un aumento dei canoni di locazione dell’1,6%. A dicembre 2018 il prezzo medio per comprare casa in Puglia è stato di 1.404 euro al metro quadro.
Ma cosa succede nelle cinque città capoluogo di provincia? Sul fronte dei prezzi richiesti per le compravendite tutte le città pugliesi sono accomunate dal trend al ribasso. Le perdite più consistenti dei valori immobiliari si sono rilevati a Brindisi e Taranto, dove il calo del costo medio (rispettivamente 1.120 e 1.014 euro al metro quadro) è stato superiore al 4% in un anno.
Segue Foggia, con prezzi che da dicembre 2017 allo stesso mese del 2018 hanno perso il 2,9%. A Bari, la città più cara della regione con i suoi 1.924 euro/mq, i costi sono calati del 2,1%. Più contenuta la discesa dei prezzi a Lecce, dove in un anno si è perso l’1,3%.
Capitolo affitti. Nel caso delle locazioni tutte le città sono accomunate da canoni che diventano più cari con due eccezioni: Brindisi e Taranto. A Brindisi, nell’ultimo anno, i prezzi degli affitti sono scesi del 6,3% mentre a Taranto si è registrato un -1,1% da dicembre 2017 a dicembre 2018.
Le altre tre città hanno vissuto invece un trend positivo. Il più evidente, complici prezzi tradizionalmente più bassi che altrove, è quello di Foggia, dove in un anno gli affitti sono aumentati del 4,2%. A Bari e Lecce, grazie a una domanda in costante aumento, i canoni sono cresciuti in un anno di oltre l’1%.