Sarebbe stato Tiziano Renzi, il padre dell’ex presidente del Consiglio, Matteo, a combinare l’incontro tra l’imprenditore toscano Luigi Dagostino, l’allora pm di Trani Antonio Savasta e l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, avvenuto a Palazzo Chigi nel giugno 2015. A dirlo ai pm di Firenze è lo stesso imprenditore, interrogato nell’aprile 2018. Ne dà notizia Norbaonline.
Dagostino riferì di aver chiesto a Tiziano Renzi di incontrare Lotti perchè il pm Savasta aveva in mente un disegno di legge sui rifiuti a Roma. Sul punto è stato successivamente sentito due volte lo stesso Lotti, ad aprile e a maggio 2018. “Ho una conoscenza superficiale di Antonio Savasta, spiegava Lotti ai pm, sicuramente me l’hanno presentato ma non ricordo chi nè in quale occasione”. Lotti diceva di non ricordare l’argomento dell’incontro ma “di regola Dagostino, aggiungeva, mi parlava di suoi interessi a Firenze e delle sue attività riguardanti il the Mall e sul fatto che voleva costruire un centro commerciale in Puglia a Fasano”, negando – rispondendo ad una specifica domanda del pm – di essere a conoscenza di “interessi” dello stesso Tiziano Renzi nel Mall a Fasano. La vicenda che ha portato la magistratura salentina a indagare e ieri ad arrestare l’ex di Trani Savasta, il collega gip Michele Nardi, trae origine da una inchiesta della Guardia di Finanza di Firenze su un giro di false fatture da parte di diverse società riferibili a Dagostino. L’indagine fu poi trasmessa alla Procura di Trani e assegnata al pm Savasta, che non indago’ – secondo l’accusa – su Dagostino.