Una organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione è stata smantellata dagli agenti della Questura di Taranto, che hanno dato esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) emesse dal gip di Taranto Paola Incalza su richiesta del sostituto procuratore Antonella De Luca.
All’operazione hanno partecipato poliziotti della Squadra Mobile – Sezione “Criminalità diffusa, extracomunitaria e prostituzione”, in collaborazione con le Questure di Lodi e Vibo Valentia. I destinatari delle misure restrittive sono ritenuti a vario titolo gravemente indiziati dei reati di associazione a delinquere, sfruttamento, favoreggiamento e agevolazione della prostituzione. L’attività d’indagine ha portato alla luce un presunto sodalizio criminoso dedito allo sfruttamento della prostituzione ai danni di alcune giovani ragazze, prevalentemente dell’Est Europa, che venivano indotte alla prostituzione e sottoposte a “protezione” dietro il pagamento di somme di denaro.
C’è anche don Saverio Calabrese, parroco di Monteparano, tra le persone arrestate a Taranto (è ai domiciliari) nell’ambito dell’operazione contro un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.
L’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, in via cautelativa, ha sospeso il sacerdote dal ministero pastorale. “Se le autorità competenti – è detto in una nota della Curia – lo consentiranno, l’arcivescovo auspica che il provvedimento al quale don Calabrese è stato sottoposto, possa essere trascorso in un luogo diverso dal territorio parrocchiale per ovvie ragioni riconducibili alla serenità e al rispetto per la comunità monteparanese”. Mons. Santoro rivolge ai parrocchiani” il primo pensiero di paterna vicinanza in questa difficile prova”.
L’arcivescovo assicura “che fin da oggi la comunità sarà seguita da un sacerdote incaricato dalla Curia. Attendendo le motivazioni non ancora pienamente conosciute circa le misure restrittive nei confronti di don Saverio, per il quale non verrà meno l’interessamento della Diocesi”.
(Ansa).