È stato necessario mobilitare i lavoratori di Arif (Agenzia regionale idraulico-forestale) con una giornata di sciopero e un presidio sotto la sede del Consiglio regionale in via Capuzzi a Bari, mentre si svolgeva l’assise al grido “vogliamo lavorare”.
“Insufficienti a garantire l’attività per tutto l’anno i 35 milioni di euro destinati in partenza ad Arif. Questa la ragione della protesta”, ha spiegato Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai-Cgil Puglia.
Oltre 400 lavoratori organizzati da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila Uil con le categorie che rappresentano i lavoratori somministrati di Arif, Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp-Uil si sono dati appuntamento per presidiare tutto il giorno in attesa che il Governo regionale rivedesse una programmazione evidentemente non adeguata.
La risposta in tarda serata dopo un confronto costruttivo con l’assessore regionale all’agricoltura, Di Gioia e l’assessore al bilancio, Piemontese, che hanno fatto proprie le ragioni della protesta e rastrellato altri cinque milioni di euro per la copertura totale delle attività idraulico-forestali e per i servizi fondamentali all’agricoltura.
“Ora nessun alibi per Arif”. Ha sottolineato Gagliardi. “Per il 2019 sarà possibile programmare con continuità le attività indispensabili sul territorio regionale e i servizi per l’agricoltura come l’agrometereologia, completare la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e assicurare garanzia occupazionale ai lavoratori stagionali” (foto d repertorio).