È stato fissato per il 28 dicembre alle ore 14, nella sala conferenze della Presidenza della Regione Puglia, l’incontro della task force regionale per le crisi industriali e occupazionali con gli amministratori giudiziari de «La Gazzetta del Mezzogiorno», commissariata in seguito al provvedimento del Tribunale di Catania del 24 settembre scorso che ha portato al sequestro finalizzato alla confisca del gruppo editoriale che fa capo a Mario Ciancio Sanfilippo.
Alla riunione, che sarà presieduta dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e coordinata dal presidente del Comitato regionale Monitoraggio Sistema Economico Produttivo e delle Aree di crisi Leo Caroli, sono stati invitati i commissari giudiziari Angelo Bonomo e Luciano Modica, il direttore generale Edisud Franco Capparelli, le Rsu, il Comitato di redazione, Assostampa, Fnsi, Cgil, Cisl e Uil, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Chimici. Parteciperanno gli assessori regionali Mino Borraccino (Sviluppo Economico) e Sebastiano Leo (Formazione e Lavoro). Gli amministratori giudiziari hanno prospettato un accordo biennale con pesante taglio lineare del costo del lavoro al 50% ed è stato interrotto al momento il pagamento di stipendi e tredicesime.
Il Comitato di redazione chiede di ripristinare nell’immediato gli obblighi previsti dal contratto e dalla legge sulle retribuzioni e di cercare una soluzione che vada oltre i criteri ragionieristici perché in ballo c’è il futuro di una testata giornalistica che ha 130 anni di storia e di circa 200 posti di lavoro. Per questo i giornalisti della Gazzetta hanno inviato nei giorni scorsi una lettera-appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, facendo rilevare come «i tempi della Giustizia possano essere diversi, molto più lunghi, da quelli necessari ad uscire dallo stato di impasse nel quale il quotidiano si trova in questi giorni». I cronisti hanno chiesto un sostegno al Capo dello Stato per «poter continuare a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, possibilmente con la garanzia di una prospettiva che consenta di aggiungere ancora molti altri anni a quei centotrenta fin qui raggiunti».