La città di Bari ha raggiunto il 47,12% di raccolta differenziata, valore medio ottenuto tra i mesi di settembre e novembre 2018. Un risultato richiesto dalla norma regionale n.8/2018 per l’applicazione dell’aliquota dell’ecotassa per i Comuni, con una percentuale di raccolta tra il 30% e il 40% (Bari era al 38,14%) nel periodo che va dal 1 settembre 2016 al 31 agosto 2017, che prevede un incremento percentuale medio dell’8% proprio nel periodo settembre – novembre 2018.
Pertanto grazie a questo importante risultato non sarà versata l’ecotassa, maggiorata a 22,85 euro a tonnellata di rifiuti, ma la tariffa resterà ridotta a 7,5 euro a tonnellata, con un risparmio di 1 milione 300mila euro per i cittadini baresi.
“Abbiamo fatto molta strada se si tiene in considerazione il fatto che, a giugno del 2014, la percentuale di raccolta differenziata si attestava a poco più del 27% – commenta Pietro Petruzzelli -. Questo è risultato straordinario raggiunto grazie all’introduzione della raccolta porta a porta e anche a un impegno specifico dell’Amiu che ha messo in campo tutte le misure e gli strumenti per raggiungere un obiettivo del medio periodo che ci consente di non aumentare le tasse il prossimo anno. Sono molto soddisfatto anche perché i cittadini sembrano gradire l’introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata”.
A dimostrazione di questo gradimento, la tesi di una neolaureata del corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, che ha svolto un tirocinio presso la ripartizione Ambiente del Comune di Bari. Negli scorsi mesi ha somministrato un questionario di valutazione del servizio a più di 300 residenti dei quartieri interessati dal porta a porta, in minima parte “face to face” nei pressi degli uffici dove si ritira la dotazione annuale di sacchetti e in larghissima parte online diffondendolo attraverso dei gruppi facebook territoriali appartenenti alle aree interessate dal servizio. Iil 92% degli intervistati ritiene utile la raccolta differenziata per la salvaguardia dell’ambiente e solo il 7% ritiene che il servizio sia insufficiente (il 72% ritiene il servizio molto positivo e il restante 21% sufficiente). Il 99% ritiene giusto sanzionare chi abbandona i rifiuti per strada, mentre, alla domanda sull’utilità delle sanzioni nei confronti di chi non fa correttamente la raccolta, il 63% risponde che è sempre utile e il 36% lo ritiene giusto solo nei casi più gravi. Interessante ai fini dei correttivi da apportare al servizio sono le risposte alla domanda “ritiene che l’attuale frequenza di raccolta per ogni tipologia sia soddisfacente?”: il 23% risponde di sì, mentre il 47% ritiene che debba essere aumentata la frequenza di raccolta per la plastica e metalli.
A gennaio si partirà con il porta a porta al San Paolo e Stanic: si comincerà con la distribuzione dei contenitori e del materiale informativo.