Il gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha concesso gli arresti domiciliari a Tommy Parisi, il figlio cantante del boss del quartiere Japigia di Bari Savinuccio, coinvolto nell’indagine della Dda di Bari su un presunto giro di scommesse online illegali che il 14 novembre ha portato in carcere altre 21 persone.
Tommy Parisi fu arrestato, e condotto in carcere, dopo due giorni di latitanza per il reato di trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante mafiosa, per aver intestato fittiziamente a quattro prestanome altrettanti centri scommesse con sede a Bari e in provincia. Già in sede di Riesame, una settimana fa, i giudici esclusero l’aggravante mafiosa, ritenendo l’estraneità delle presunte attività imprenditoriali illecite rispetto a quelle del clan Parisi e confermando tuttavia la detenzione in carcere. Alcuni giorni dopo lo stesso Riesame aveva disposto la scarcerazione, concedendo i domiciliari, ai co-indagati Vito e Francesco Martiradonna, padre e figlio, presunti capi dell’organizzazione mafiosa con base logistica a Bari, accusati di aver creato un sistema transnazionale di scommesse illegali online stringendo accordi anche con gruppi malavitosi in Sicilia, Campania e Calabria.
Ora il gip, accogliendo l’istanza del difensore di Parisi, l’avvocato Nicola Lerario, ha concesso i domiciliari all’indagato. Nel provvedimento, il giudice parla di «ridimensionamento delle accuse conseguente alla decisione adottata in sede di Riesame che ha escluso l’aggravante mafiosa», e di «affievolite esigenze cautelari» sulla base sia della «parziale ammissione dei fatti» e «soprattutto – spiega – dell’esigenza di perequare il suo trattamento cautelare a quello dei co-indagati gravati per reati più gravi e tuttora qualificati dall’aggravante cosiddetta mafiosa e cionondimeno ammessi alla misura detentiva graduata».