“Il naso del ministro Bonafede si è allungato ulteriormente e le gambe si sono ancor più accorciate, un pò come Pinocchio” perché le sedi degli uffici giudiziari baresi “sono passate da quattro a nove”. Lo dichiara il presidente della Camera Penale di Bari, Gaetano Sassanelli, che oggi ha ospitato la manifestazione nazionale dei penalisti contro il ddl anticorruzione.
Sassanelli ricorda che i circa 200 avvocati arrivati oggi a Bari da tutta Italia hanno scelto il capoluogo pugliese “perché non si spegnessero i riflettori sulla situazione dell’edilizia giudiziaria barese, come a Roma in tanti modi hanno cercato di fare, iniziando con l’eliminazione delle tende” (foto Gazzetta del Mezzogiorno). Dopo la dichiarazione di inagibilità per rischio crollo del Palagiustizia di via Nazariantz, infatti, le udienze penali si sono celebrate prima in una tendopoli, e poi sono state smistate nelle due ex sedi distaccate di Modugno e Bitonto, in provincia. Gli uffici, invece, sono attualmente suddivisi tra via Brigata Regina, piazza De Nicola, oltre a quelli del Tribunale per i Minori e del Giudice di Pace, alle udienze in carcere, ai magistrati già trasferiti nella nuova sede di Poggiofranco e a quelli che ancora si trovano in via Nazariantz.
“Mentre il ministro – ha detto Sassanelli – aveva promesso che le sedi di Modugno e di Bitonto erano solo eventuali e che certamente non sarebbero state utilizzate perché avrebbe fornito la soluzione definitiva prima della ripresa della sospensione delle udienze, invece sappiamo che da quando ha iniziato a metterci le mani lui, da quattro sedi di uffici giudiziari, tutte vicine tra loro qui a Bari, siamo passati a nove sedi tutte distanti fra di loro, anche fuori dalla città di Bari. Una situazione assolutamente insostenibile che comporta rinvii su rinvii”.