Il clan Parisi avrebbe cambiato pelle, abbandonando la “strada” in favore di affari più sofisticati: anziché estorsioni e spaccio di droga, attività più pericolose e meno redditizie, la cosca di Japigia starebbe concentrando le proprie forze in altri settori, come le scommesse online e l’acquisizione attraverso prestanomi di società e imprese. Un cambiamento che avrebbe portato anche ad abbandonare il controllo fisico del territorio e del rione, non avendo più interesse – se non minimo – sulle piazze dello spaccio e verso il racket delle estorsioni. Insomma, un salto di qualità invisibile all’esterno ma importante.
E’ questa una lettura degli agguati mortali avvenuti nel cuore del feudo del boss Savino Parisi: dieci anni fa nessuno dei clan avversi avrebbe potuto mettere piede nella zona più periferica di Japigia, quella che sorge attorno a via Archimede, senza l’autorizzazione del mammasantissima. Parisi controllava ogni spostamento, ogni arrivo, ogni moto o auto “sconosciuta”. Risultato di un controllo capillare del territorio per proteggere quella che tra gli anni Novanta e Duemila è stata la più grande piazza dello spaccio di Puglia. Negli ultimi tre anni, invece, nel feudo dei Parisi si sono susseguite sparatorie, ferimenti e agguati mortali, l’ultimo in ordine di tempo poco più di un mese fa al boss Domenico Capriati.
Qualcuno ha ipotizzato che fosse il risultato di un indebolimento della cosca di Japigia, attaccata su più fronti: dagli Strisciuglio esternamente e sfiancata da una lotta interna con i Palermiti. Ma gli accertamenti degli investigatori fanno propendere per un’altra versione: i Parisi hanno abbandonato il campo, o meglio hanno deciso di rinunciare al controllo del territorio perché non più interessati alle piazze dello spaccio e al racket delle estorsioni. Il business, adesso, è rivolto ad affari meno in vista ma più redditizi: grande riciclaggio, appalti, scommesse online, controllo di imprese e aziende apparentemente pulite. Affari che non prevedono più le battaglie sul “campo”, ma specializzazione nella “finanza”.